Comune di Udine, Giardino Ricasoli; Monumento equestre a Vittorio Emanuele II° (Luigi Crippa 1838-1895)

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Categoria: Monumenti

Committente: Comune

Titolo: Comune di Udine, Giardino Ricasoli; Monumento equestre a Vittorio Emanuele II° (Luigi Crippa 1838-1895)

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L'esigenza di dotare la città di una statua dedicata al Re Galantuomo fu avvertita sin dal 1866 ma solo dopo la sua morte avvenuta nel 1878 ebbe concretamente inizio una sottoscrizione curata dalla Società Operaia Generale della città: dopo molti dibattiti e proposte (tra le quali quella di restaurare il tempietto di San Giovanni e collocarvi la statua per la quale era pronto un bozzetto dello scultore Andrea Flaibani) la Commissione optò per acquistare dallo scultore Luigi Crippa di Milano il modello in gesso del monumento in marmo inaugurato a Roma al Pincio nel giorno dello Statuto del 1877. Il Consiglio Comunale deliberò di acquistare per £ 2.000 la copia del modello: la statua venne fusa nella fonderia De Poli tra l’11 e il 30 giugno 1883 con il bronzo di 10 cannoni del peso di 340 Kg ciascuno già appartenuti alla Turchia e acquistati a Londra per un costo di £ 22.000 e inaugurata domenica 26 agosto 1883 nel cuore dell’antica piazza Contarena che da allora e fino al 1947 assunse il nome di Vittorio Emanuele. I contrasti sulla sua collocazione motivati dalle modeste proporzioni della statua in relazione ai fabbricati e ai monumenti che la circondavano, furono alla base della decisione del 1947 di spostarla nel Giardino Ricasoli.

 

Tratto da Amici dei Musei n. 3 di ottobre 1997 (sintesi della conferenza tenuta dall’arch. Adalberto Burelli il 10.07.1997, dal titolo “I Monumenti e la città: dal Neoclassico al fai da te”.

CURIOSITA' Il monumento a Vittorio Emanuele II, realizzato in marmo Botticino da Crippa e collocato a Roma nel 1877, inizialmente nel portico che sorregge la terrazza panoramica del Pincio, successivamente nell’area della caserma di Castro Pretorio ed attualmente nei giardinetti dietro il Museo dei Granatieri a S. Croce in Gerusalemme (MONUMENTI PERIPATETICI di Livio Jannattoni), fu rimosso dalla sede originaria in occasione dell’inaugurazione del Vittoriano e proprio il bozzetto di tale monumento, venduto da Crippa per 3.000 Lire, servì da modello per la realizzazione della gigantesca statua equestre di Vittorio Emanuele II dell’Altare della Patria, realizzata nel 1902 dallo scultore Ettore Chiaradia, di Caneva di Sacile.      (domenico ruma)

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